Recensione: Time Deal di Leonardo Patrignani


Recensione 


Buongiorno Inkers e buon martedì! Anche da voi a cominciato a far caldo quasi fosse Agosto? Io qui già prevedo papà che appena rientrerà dichiarerà lo stato di necessità del condizionatore. E vi dirò che oggi gli darei pure ragione.
Comunque, nonostante il caldo io sono qui con voi oggi per portarvi la recensione di "Time Deal" di Leonardo Patrignani che esce oggi per De Agostini e che ringrazio tanto per la copia digitale omaggio.


TIME DEAL
Leonardo Patrignani

⭐⭐⭐

Editore: De Agostini
Prezzo: Cartaceo 14,90€ | Ebook 6,99€
Pagine: 475
Serie: Autoconclusivo (?)
Genere: Distopico

Trama: Ci sono promesse che non possono essere mantenute. Come quella che Julian ha fatto ad Aileen. Era solo un bambino quando l’ha vista per la prima volta, e se n’è innamorato perdutamente. Da quel momento ha giurato che non l’avrebbe lasciata mai. Che sarebbe rimasto con lei per sempre. Ma si può davvero promettere per sempre? Non in una città come Aurora. Una metropoli schiacciata da un cielo plumbeo e soffocata dall’inquinamento, in cui l’aspettativa di vita è scesa drasticamente. Almeno fino all’arrivo del Time Deal, un farmaco in grado di arrestare l’invecchiamento cellulare. Nessuno ne conosce i possibili effetti collaterali, solo qualcuno immagina quali possano essere le conseguenze morali e sociali. La città è divisa in due: da una parte chi insegue ciecamente il sogno della vita eterna, dall’altra chi invece rifiuta di manipolare la propria esistenza e preferisce che il tempo scorra secondo natura. Julian è tra questi ultimi. Ma Aileen non ha avuto scelta: figlia di un noto avvocato, che finanzia da sempre la casa farmaceutica del Time Deal, è stata sottoposta al trattamento. Finché qualcosa va storto. Aileen inizia ad accusare disturbi della memoria, e poi sparisce nel nulla. Julian però è disposto a tutto pur di ritrovarla. E di regalarle il loro per sempre. 


Come quasi ogni recensione a tre stelle anche questa. per me. non è semplice da scrivere. Come sempre cercherò di essere chiara e spoiler free il più possibile, ma se qualcosa non dovesse tornavi, non fatevi problemi a chiedere con un commento perché penso che con delle domande a cui rispondere sarebbe decisamente più facile.

Sapete che io non sono un'amante dei distopici. Devono proprio avere quel qualcosa in più che mi tiene incollata alle pagine per ottenere da me una valutazione almeno sufficiente.
Alla presentazione di Time Deal in DeA vi assicuro che quel qualcosa in più, questo libro, pareva averlo. E in realtà, vi dirò, se la valutazione/recensione la basassi solo ed esclusivamente sulla storia, il neonato di Patrignani sarebbe stato promosso a pieni voti.
Ma sapete meglio di me che un libro non lo fa solo la trama. Sapete bene quanto me che se lo stile non piace è difficilissimo arrivare alla fine della lettura.
Ed ecco, purtroppo questo è stato il caso di Time Deal.

Dai, vediamo se hai buona memoria… Prima Teoria sull’Esistenza?»
«“L’unica cosa che conta è il momento che stiamo vivendo. Nessun passato, nessun futuro.”»
«Seconda?»
«“Quando sbagli strada, in realtà ti stai dirigendo dove è scritto che tu vada.”»
«Grande! Terza?»
[...]
«“Se cambi punto di vista e riesci a guardarti dall’esterno, ogni paura svanisce”.»

Partiamo dal presupposto che, da com'era stato presentato, non mi aspettato esattamente quello che poi ho trovato nel libro. Non mi aspettavo una storia d'amore già consolidata e di sicuro non mi aspettavo quel finale aperto. Okay, no, alla presentazione avevano detto che volevano farne una serie, ma visto che nessuno ha più detto nulla ho ingenuamente creduto che fosse rimasto un volume unico. E invece no. Il finale è chiaramente aperto e lascia fin troppo all'immaginazione.
Ma facciamo un passo indietro.

I personaggi.
Per quanto mi sia piaciuto molto Julian non sono riuscita ad entrare in sintonia che nessuno dei vari personaggi che incontriamo. Aileen mi è stata antipatica fin da subito perché non concepisco personaggi/persone così remissive. Così imbrigliate nelle decisioni di qualcun altro. Ogni volta che c'era un flashback in cui Aileen diceva "Non posso ribellarmi" avrei saltato il paragrafo fino al successivo.
I personaggi sono tanti ed essendo scritto in terza persona, a pov alternati, ad un certo punto non ci ho più capito nulla. C'erano Claire, Cloe, Clive, Danie, Julian Aileen, Miriam, Coven, Stan, Roger... uno dietro l'altro, che si passavano scene da poche righe ciascuno creando una confusione immensa.

Ed ecco che entra in gioco lo stile.
Se dal punto di vista dell'intreccio ho pienamente dichiarato il mio amore per questo libro - e ricordiamoci che è un distopico, quindi per me una sorta di miraggio -, purtroppo lo stile narrativo non mi è piaciuto per niente.
Mi sono trovata davanti a molte, troppe, infinite descrizioni; soprattutto riguardo la città che però, senza delle immagini o anche solo una cartina come riferimento, risultano estremamente confusionarie perché se io riesco a immaginare le due torri grazie al fatto che ho visto la prima bozza della copertina su cui erano rappresentate, non credo che chi ne è completamente ignaro riesca a figurarsi percorsi, quartieri, torri e quant'altro.
Inoltre mancano quasi completamente i dialoghi, mentre ci sono tantissime riflessioni, pensieri, flashback e discorsi indiretti che tutti insieme creano un blocco di informazioni che investe il lettore senza dargli tempo di prendere aria.

Per il tempo che ci verrà concesso, tu sei la mia vita, Aileen. Lo sei sempre stata.

Ecco direi che ho avvertito un senso di claustrofobia per tutta la lettura e non è una bella sensazione.
Sicuramente questo è colpa anche del fatto che per tutto il libro ho percepito fisicamente la mancanza di azione, di scene da trattenere il fiato. Nell'ultima parte, direi circa dall'85% in poi questa mancata azione vede un po' la luce, ma proprio quando era il suo momento per brillare ecco che viene soffocata dalla perdita di conoscenza. Non vi dico di più per evitarvi spoiler.

In sostanza, se siete fan di Patrignani sono sicura che questo libro vi piacerà.
Se vi piacciono i distopici indipendentemente dallo stile vi piacerà.
Se vi piacciono gli intrighi questo è il libro giusto per voi.
Ma se, invece, siete abituati ad un ritmo serrato e vivace, andateci coi piedi di piombo.

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Recensione strana, lo so.
Le tre stelle mi danno sempre problemi, o scrivo troppo o troppo poco.
In questo caso, decisamente troppo!
Voi avete già avuto a che fare che questo autore italiano?
Time Deal è nella vostra wishlist?

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11 Commenti

  1. Non ho letto nulla di Patrignano, anzi confesso di non averlo mai sentito nominare e non avevo notato ancora questo libro. Amo i distopici ma ricchi di azione e le lunghe descrizioni mi annoiano a morte.
    Concordo quando dici che le recensioni a tre stelle sono difficili da scrivere: se un libro è stra piaciuto è facile parlarne, se è da demolire è altrettanto facile, ma quando è un ni le cose si fanno complicate e a volte è difficile trasmettere pienamente il perché si è fermato a tre

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    1. Eh infatti! Anche perché io tendo a pensare a ciò che non mi è piaciuto e alla fine sembra sempre una demolizione xD

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  2. Mai letto Patrignani e questa recensione mi fa pensare che, se dovessi approcciarmi a lui, non lo farei con questo titoloxD Lo stile può essere un grande difetto o pregio e quando presenta delle caratteristiche che lo rendono atipico inevitabilmente i lettori si dividono fra chi lo ama e chi no (per fare un esempio, Virginia de Winter). E lo stile, in una storia, fa la differenza.
    Peccato, sembra comunque un romanzo interessante:(

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    1. Ma sai, lo stile della De Winter è ancora diverso. Il suo è proprio ricamato, è volutamente barocco. Invece quello di Patrignani è moderno ma troppo indiretto.

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  3. A me di Patrignani è bastato Multiversum... u.u

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  4. Questo libro mi incuriosiva ma dopo la tua recensione non penso lo leggerò. Anche io non nutro amore profondo per i distopici e come te odio le parti troppo discrittive o il non entrare in sintonia con i personaggi. Ieri ho bocciato anche io un libro per lo stesso motivo. Beh ora sono sicura che mi terrò alla larga da questa lettura e mi concentreró su altro

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    1. Eh a quanto pare non sono stata la sola ad avere questi problemi!

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  5. io non avevo letto nulla dello scrittore prima di questo libro e alla fine, anch'io gli ho dato solo tre stelline, come hai detto tu i personaggi erano un po' distanti, la storia in sè mi è piaciuta soprattutto lo scenario, ma non penso che meriti più di tre, o per lo meno così penso io

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  6. Mi trovo d'accordo con questa recensione, la storia c'è ma lo stile dell'autore non fa per me

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  7. Secondo me se l'idea era scritta meglio poteva essere una bella storia, perchè la trama c'è e infatti mi ha colpita sebbene non fosse il mio genere. Peccato

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