Recensione: FirstTime - Per la Prima Volta di Abigail Barnette

Buongiorno Inkers, come state? Qui tutto bene, finalmente ha cominciato a piovere dopo tipo un mese che non si vedeva una goccia d'acqua. È assurdo come metà Italia sia sommersa dalla neve e dall'acqua e noi qua praticamente siamo in siccità.
Comunque non siamo qua per parlare del tempo, giusto? No, voi siete qua per sapere cosa ne penso di FirstTime - Per la Prima Volta di Abigail Barnette edito da Newton Compton.


FIRST TIME
PER LA PRIMA VOLTA
Abigail Barnette

⭐⭐⭐

Editore: Newton Comtpon
Prezzo: Rigido --,--€ Ebook 4,99€
Pagine: 519
Serie: By the Numbers #01a + 01b
Genere: Romance

Trama: Ian Pratchett ha appena divorziato e ha perso ogni speranza nei confronti dell'amore. Non riesce a capire come si sia ritrovato incastrato con Penny Parker. Instancabile ottimista, fortemente superstiziosa, e priva di esperienza sotto le lenzuola, Penny è tutto ciò che Ian non è. Ma quando tra di loro scocca la scintilla, Ian intravede la possibilità di una vita a cui pensava di aver rinunciato per sempre... con una donna che non si sarebbe mai aspettato.


Dopo la tragedia che era stato leggere The Boss (mi ero fermata prima del 40% perché proprio non ce la facevo a proseguire) mi ero detta che io con la Barnette avevo chiuso, ma quando ho saputo di questa nuova uscita ho deciso di dargli un'altra chance.
Premetto che non mi ero minimamente informata sulla trama perciò quando alla prima pagina mi sono trovata davanti "IAN POV" non sono andata a pormi il problema che probabilmente stavo per entrare in un girone infernale in cui a metà libro avrei dovuto rileggere tutto.
Ma di questo parleremo più avanti.

La prima cosa che di evince da questa lettura è che l'autrice ha un fetish per gli uomini maturi (per non dire anziani). Ora, io non ho niente contro 10, 20, 30 anni di differenza - anche se sì, fa strano - ma mi chiedo se sia davvero necessario giocare questa carta ad ogni romanzo (perché sì, anche in The Boss c'è 'sta cosa).

Comunque, a parte la sonora differenza di età tra i due protagonisti, le prime 250 pagine non sono male: la storia procede con un ritmo adatto agli eventi, entrambi i protagonisti sono ben caratterizzati e restano fedeli ai propri ruoli e alle rispettive età al punto che che avrei volentieri tirato qualcosa in testa a Penny (la protagonista insieme a Ian). Okay che tra i due è lei quella appena uscita dalla pubertà e con l'infanzia problematica, ma cavolo quanto è odiosa!
La narrazione è fluida e si adatta alla storia che di per sé è pure carina, peccato che i dialoghi facciano acqua da tutte le parti: l'autrice tenta di rendere entrambi i personaggi simpatici, sarcastici, carismatici... senza nemmeno riuscire ad avvicinarsi neanche lontanamente ad alcun aggettivo. Il risultato è stato una situazione in cui mi sono trovata a leggere delle frasi che mi hanno lasciata un attimo lì, perplessa, a sbattere le palpebre in un silenzio imbarazzante con me stessa chiedendomi "Perché?".
La lettura però, nonostante questi alti e bassi, non è stata male, anzi le sue tre stelle se le sarebbe presa senza difficoltà... solo che poi ho abbassato gli occhi sul numero di pagine. Ero a pagina 230 circa e qualcosa non quadrava: ero arrivata al punto di rottura, quello che di solito sta a una cinquantina di pagine dalla fine in questo tipo di storie, quindi cosa poteva esserci nelle restanti 300 pagine che mi mancavano per arrivare alla fine?

Ricordate la targhetta di benvenuto nel girone infernale "IAN POV" di cui vi parlavo all'inizio? Beh, a pagina 250, dopo che gli equilibri sono tornati al loro posto, la storia si interrompe bruscamente e indovinate? Appare la scritta "PENNY POV". La speranza ci dice che il seguito della storia sarà raccontato dal punto di vista di lei, ma si sa che le speranze sono spesso vane perché è sì il pov di lei, ma invece che raccontarci il dopo, ci racconta di nuovo TUTTA la storia appena letta ma con la voce di Penny.
Ora, io mi chiedo quale sia l'utilità: questo secondo pov non porta assolutamente nulla in più alla storia se non che rende Penny ancora più fastidiosa: si dice innamorata eppure mai una volta parla di "fare l'amore", loro scopano e basta. E non solo non ne parla, non lo pensa proprio! Ripete fino alla nausea la parola "limonare" che qui è caduta in disuso nei primi anni 2000 (e il libro è del 2015!) e si eccita con tutto! No vi giuro ha l'eccitazione più facile in cui io mi sia mai imbattuta: si eccita se lui le tocca il gomito, si eccita se lui le fa l'occhiolino, si eccita se lui si appoggia la giacca su una spalla, si eccita se lui accende la musica mentre bevono vino... insomma avete capito. Praticamente se non fosse per il suo essere superstiziosa avrebbe perso la verginità a tredici anni.

In tutto ciò comunque la mia valutazione va alla storia generale, diciamo che per me vale solo il pov di Ian, e anche solo per il fatto che sono riuscita ad arrivare in fondo merita di essere premiata.

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Allora lettori, che ne pensate?
Io sono curiosa di leggere il capitolo finale di questa duologia, ma penso che mi eviterò bellamente il pov di Penny perché penso abbiate capito che è un personaggio che non mi piace.
Voi avete in programma di leggerlo?

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10 Commenti

  1. Mamm non mi convince a prima e dopo le tue parole ancora meno!

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    1. La Barnette non avrà mai il mio completo favore temo xD

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  2. Questa autrice non mi ha mai ispirato!!! Odio quando la storia riprende da un altro pov, secondo me le autrice non sanno cosa inventarsi e scrivono altre 300 pagine inutili...

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    1. Io penso che leggere la storia dal pov dell'altro personaggio sia sempre una bella esperienza perché - soprattutto con personaggi tormentati - scopri qualcosa in più, ma in questo caso proprio zero, non arriva niente di nuovo alla storia.

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  3. Decisamente No, a questo giro passo volentieri!

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  4. Non ho mai letto nulla di quest'autrice. La trama non mi ispira per niente e dopo aver letto la tua recensione ancora meno XD Io sono a favore dei doppi pov, ma non uno dietro l'altro che raccontano la stessa storia. Perchè non farli alternati? Oppure la prima parte dal pov di lui e la seconda dal pov di lei. Mi credi se ti dico che non sopporto lei già dalla trama? E poi che diavolo di nome sarebbe Penny Parker? Non è per niente affascinante...per non parlare del cognome di lui Pratchett. Mi viene da ridere quando li leggo XD

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  5. io ho letto tutta la saga di The Boss, per me molto bella all'inizio ma che scema pian piano fino al flop finale. Ovviamente ho già pronto questo titolo, tutto sommato l'autrice mi è piaciuta, anche se la traduzione negli altri ha lasciato veramente a desiderare. Ti dirò. I pov doppi di solito mi piacciono ma se è così ripetitivo non so, forse urlerò

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    1. Ti invidio molto per il fatto che The Boss ti sia piaciuta xD

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