Recensione: Il Calice della Vita di Glenn Cooper

recensione review glenn cooper il calice della vita
Buongiorno!
Come state oggi? Io ho avuto due giorni veramente faticosi: giovedì - senza preavviso e all'ora di pranzo - si è presentato il tecnico di Telecom per installare la fibra ottica, e venerdì ho passato tutto il pomeriggio a rifare la grafica del blog appoggiandomi a un modello già esistente in modo che sia più facile da gestire.
Ma passiamo ai fatti! Oggi vi porto un recupero dal vecchio blog, quindi non è niente che ho letto di recente, ma mi dispiaceva che andasse persa. Sto parlando de Il Calice della Vita di Glenn Cooper.

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IL CALICE DELLA VITA
Glenn Cooper

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Editore: Nord (edizione rilegata), Tea (brossura)
Prezzo: Rilegato 16,90 €, Brossura 12,00 €, Ebook 4,99 €
Pagine: 416
Serie: Autoconclusivo

Trama: Inghilterra, XV secolo. Non è la prigione a gettare Thomas Malory nel più nero sconforto. È la consapevolezza di avere fallito, proprio come tutti coloro che lo hanno preceduto. Ormai ha una sola ragione di vita: proteggere la chiave che dà accesso a un segreto antichissimo. E ha un solo modo per farlo: scrivere un'opera sulle gesta di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda... Inghilterra, oggi. Arthur Malory è sconvolto. Prima ha visto il suo migliore amico, Andrew, morire per mano di un assassino, poi è sfuggito per miracolo all'incendio che ha distrutto la sua casa. E tutto ha avuto inizio con una telefonata, quella in cui Andrew gli annunciava di avere novità sensazionali riguardo alla loro grande passione comune: il Graal. Da quel momento, Arthur è diventato il bersaglio di uomini senza scrupoli, determinati a completare una missione iniziata in Palestina, la notte in cui Gesù ha bevuto dal sacro calice, durante l'Ultima Cena. La sua unica possibilità di salvezza è trovare il Graal prima di loro. E, per riuscirci, dovrà rintracciare e seguire una catena d'indizi lasciata dal suo illustre antenato, Thomas Malory. Ma la sfida più grande che attende Arthur è la natura stessa del potere del Graal. Un potere che risale all'origine dell'universo, un potere che va oltre la Chiesa, oltre la morte di Cristo, oltre la vita...


RECENSIONE

Ah, Glenn Cooper... è sempre un combattimento interiore valutare le sue opere.
Come per tutti i libri che ho letto fin'ora di questo autore, anche "Il Calice della Vita" ha i suoi alti e bassi, forse un po' troppi bassi molto bassi in questo caso (perdonate il gioco di parole), ma si fa leggere.

Ma andiamo con ordine. Excalibur e il Santo Graal sono argomenti che fanno la loro comparsa nella bibliografia di qualunque autore che copra il genere avventura/thriller/mistery. Ma se da una parte abbiamo il famoso "Il Codice DaVinci" di  Dan Brown e il meno famoso (ma non meno importante) "Il Segreto di Excalibur" di Andy McDermott, dall'altra abbiamo Glenn Cooper che, con questo volume, ci fa un po' cadere le braccia.
La trama si sviluppa (troppo) velocemente, con un protagonista che vede morire alcuni dei suoi più cari amici senza battere ciglio, che si innamora con la stessa facilità con cui alle elementari si scrivevano le letterine "Vuoi metterti con me? Sì o No" e che, con tutta la sfiga che gli piomba addosso, vede sempre il bicchiere mezzo pieno e dice: "Bene, ora posso dedicarmi alla mia ricerca!".
Ahimè, non è minimamente verosimile.
Sorvoliamo quindi sul protagonista e vediamo il lato positivo: gli ambienti sono perfettamente descritti (anche troppo!) e riescono a creare un'immagine chiara e pulita nella mente del lettore, ma sebbene questo sia un punto a favore, il romanzo non riesce proprio a tirarsi su. Infatti a peggiorare le cose ci si mette la scelta linguistica.

Prima di parlare del linguaggio c'è da specificare che come quasi ogni libro del genere - che comincia con aperture religiose - alla base ci sono spiegazioni scientifiche studiate e (supponiamo) validate. "Il Calice della Vita" non fa eccezione e questa volta tira in ballo la fisica.
Ora, quanti di voi hanno studiato fisica? Che ci crediate o no, io in sedici anni di scuola (dalle elementari all'università) non ho mai studiato fisica, quindi capirete la mia difficoltà quando verso l'ultimo terzo del libro cominciano a susseguirsi tre o più pagine di spiegazioni sul multiverso, neutrini e neutralini, stringhe vibranti e chi più ne ha più ne metta. Dove vengono utilizzati termini talmente specifici che alla fine della pagina sei indeciso se cimentarti di nuovo nella lettura o andare avanti senza capire un beneamato. Io ho scelto la seconda opzione.

Siccome anche per questo libro mi sono data alla lettura digitale, non posso fare commenti circa l'edizione, anche se conoscendo la Nord e vedendo le edizioni di volumi più vecchi, vi posso consigliare senza ombra di dubbio di affidarvi al supporto digitale o - se proprio siete affezionati alla carta (cosa che sono anche io, ma economicamente il digitale è più favorevole) il mio consiglio è di andare sull'edizione economica perché in alcuni punti potreste rischiare dei colpi al cuore per la mancata coniugazione dei verbi.

Concludendo, il libro - come si evince dalla mia recensione - meriterebbe solo due stelle (troppi alti e troppi bassi), ma nonostante tutti i suoi difetti si fa leggere e riesce a portare il lettore fino alla fine stuzzicando la curiosità che però non viene completamente soddisfatta dal finale semi aperto. Quindi tre stelle sulla fiducia!

Glenn Cooper - Altre Opere:

1. La biblioteca dei morti, 2009 (Library of the Dead, 2009)
2. Il libro delle anime, 2010 (The Book of Souls, 2010)
3. Il tempo della verità, 2012 (The Library Card, 2012)
4. I custodi della biblioteca, 2012 (The Librarians, 2012)

• La mappa del destino, 2011 (The Tenth Chamber, 2011)
• Il marchio del diavolo, 2011 (The Devil Will Come, 2011)
• L'ultimo giorno, 2012 (Near Death, 2012)
• Il calice della vita, 2013 (The Resurrection Maker, 2013)
• Dannati, 2014 (Down - Pinhole, 2014)

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